La reintroduzione della coltivazione della canapa

Funky Gal 2 e lo Sportello del Biologico del Bio-disretto dell’agricoltura sociale di Bergamo. Vi presentiamo una riflessione sulle opportunità offerte dalla reintroduzione della canapa in particolare nelle aree mediterranee o soggette ad aridità (un tema sempre più comune anche al nord).

In Italia la canapa (Cannabis sativa) è stata per lungo tempo una delle coltivazioni più diffuse sul territorio nazionale. Nei primi decenni del ‘900 il nostro Paese era addirittura il secondo produttore europeo dopo la Russia.

Il declino avvenne già a partire dal dopoguerra per ragioni di mercato e mancata meccanizzazione dei processi di trasformazione.

Tuttavia questa coltura presenta grandi opportunità, anche grazie alla versatilità dei suoi impieghi che spaziano dall’alimentare al tessile alla cosmesi fino al cartario, ai biocarburanti e alla bioedilizia.

Negli ultimi anni si è assistito ad una crescita significativa degli ettari coltivati a canapa, sostenuta dal desiderio di sperimentare nuove strade e diversificare i piani aziendali. Anche dal punto di vista agronomico questa coltura presenta significativi vantaggi:

  • Un’azione benefica sulle caratteristiche del terreno e
  • Contenimento delle infestanti
  • Una modesta richiesta di irrigazione e fertilizzanti.
  • Adatta in successione sia a frumento che a leguminose
  • Anche per queste ragioni la canapa può essere considerata di grande interesse anche per le aziende in regime biologico.

Le raccomandazioni pratiche per la decisione di coltivare canapa sono di utilizzare varietà monoiche medio – precoci per la produzione di granella alimentare ed infiorescenze.
Prima di seminare preparare bene il letto di semina per garantire il drenaggio in caso di ristagno d’acqua in caso di agricoltura biologica si può applicare una tecnica di falsa semina per contenere la concorrenza delle infestanti durante la crescita iniziale della coltura.
Idealmente la semina è da fare ad inizio primavera, con temperature medie minime di 10° ed una buona previsione di pioggia, per garantire una buona quantità di acqua per far germinare i semi. Tasso di semina: 35-40 Kg/Ha .
Specie nelle prime fasi di crescita della pianta bisogna essere pronti ad intervenire con irrigazioni di emergenza in caso di siccità.

L’umidità ideale per la trebbiatura è del 18-20% o quando i ¾ della granella hanno raggiunto
la maturità, bisogna assicurare la granella entro poche ora dalla raccolta in strati di pochi cm per evitare muffe, funghi o marciumi e garantire la qualità organolettica e sanitaria.

Ovviamente è necessario che il quadro normativo della zona di coltivazione sia chiaro e stabile, specie per quanto riguarda le soglie di contenuto di THC nelle piante e negli alimenti.
Spesso bisogna per legge fare delle analisi dei prodotti al fine di verificare che il contenuto di THC sia entro i limiti di legge.

Ovviamente al fine di mantenere il valore aggiunto a livello di azienda agricola conviene puntare su prodotti e sottoprodotti a base di canapa per mercati direttamente raggiungibili ( locali o e-commerce), permettendo una maggiore sostenibilità economica e qualità dei prodotti.

Lo sportello del biologico di Funky GAL 2 è a vostra disposizione per approfondimenti e per rispondere alle vostre domande.

Questo contenuto è stato realizzato all’interno del progetto Funky Gal 2 il primo sportello del biologico nell’ambito del FEARS programma di sviluppo rurale 2014-2020, operazione 3.2.01 – Informazione e promozione dei prodotti di qualità.

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