05/02/2019

Accordo sull’educazione ambientale: commento di Salvatore Cacciola

Lo scorso dicembre i Ministeri dell’Istruzione e dell’Ambiente hanno stipulato un accordo sull’insegnamento dell’educazione ambientale nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. Con l’accordo sono stati stanziati 1,3 milioni di euro destinati agli istituti scolastici per la realizzazione di programmi di educazione ambientale. Lo scopo di questo accordo è quello di sensibilizzare le nuove generazioni in merito alla sostenibilità ambientale e più in generale allo sviluppo sostenibile, temi di grande attualità.

“Senza sostenibilità non c’è futuro e noi dobbiamo essere sicuri di aver fornito a ogni bambino e ragazzo un’educazione di qualità anche su questi temi” ( Marco Bussetti – Ministro dell’Istruzione)

“Noi dobbiamo fare in modo che chi si affaccia alla vita […] abbia subito un pensiero ambientale, visto che la nostra generazione ha fallito su questo. Formare nell’ambiente vuol dire costruire il futuro del nostro pianeta.” (Sergio Costa – Ministro dell’Ambinete)

L’associazione di Bioagricoltura Sociale (associazione che raggruppa diverse aziende agricole e cooperative sociali sparse sul territorio nazionale che, oltre a praticare agricoltura biologica, svolgono attività di inserimento lavorativo di soggetti socialmente deboli e/o svantaggiati) esprime apprezzamenti per questo accordo, tuttavia intende fare un paio di richieste ai Ministeri dell’Istruzione e dell’Ambiente.

Salvatore Cacciola, presidente dell’Associazione, sottolinea infatti come nell’accordo non venga fatto riferimento all’agricoltura sociale, pratica che svolge un ruolo centrale in tema di educazione ambientale. L’agricoltura sociale è infatti, per definizione, volta a realizzare, tra gli altri, progetti di educazione ambientale e alimentare, di salvaguardia della biodiversità e di diffusione della conoscenza del territorio (art. 2, Legge 18 agosto 2015, n. 141 “Disposizioni in materia di agricoltura sociale”).

Per questo motivo l’Associazione intende chiedere al Ministro dell’Istruzione, Bussetti, e al Ministro dell’Ambiente, Costa,  di coinvolgere anche i Ministeri dell’Agricoltura e della Salute, e di riconoscere l’attività agricola quale strumento utile attraverso cui realizzare programmi di educazione ambientale. Ciò significa prevedere, tra le altre iniziative, delle visite d’istruzione presso realtà agricole dove i bambini e/o i ragazzi vengono educati alla tutela dell’ambiente e alla salvaguardia del territorio attraverso esperienze didattiche sul campo.

Le aziende agricole che fanno parte dell’Associazione Nazionale Bioagricoltura Sociale si dicono disponibili a collaborare in tal senso, sottolineando che l’agricoltura biologica viene riconosciuta dall’Unione Europea quale importante strumento di tutela dell’ambiente e di difesa della salute dei cittadini, valori che l’Associazione desidera trasmettere alle nuove generazioni.

 

Fonti:

 

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