I Gruppi di Acquisto Solidale nel territorio del GAL
Il territorio del GAL dei Colli di Bergamo e del Canto Alto rispecchia la robusta tradizione di associazionismo e solidarietà che caratterizza profondamente il tessuto sociale della provincia bergamasca. In questo articolo dello Sportello del Biologico, all’interno del progetto Funky Gal 2, affrontiamo il tema degli acquisti collettivi consapevoli e delle organizzazioni dei GAS sul territorio.
L’organizzazione dei Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) nasce da un approccio critico al consumo, visto come atto di cittadinanza oltre che di mero soddisfacimento delle proprie necessità. Questo nella consapevolezza che oggi le proprie scelte di acquisto sono un atto anche politico, capace, al pari di altri, di testimoniare la propria visione e influenzare la società.
I principi ispiratori sono quelli dell’equità, della solidarietà e della sostenibilità. Ovvero la volontà di creare un mercato in grado di individuare e remunerare nella maniera più corretta i produttori che adottano metodi sostenibili per l’ambiente, rispettosi del lavoro e in grado di garantire una redistribuzione equa della ricchezza.
La spinta etica e politica è dunque un aspetto fondamentale che distingue i GAS da un gruppo di acquisto generico, ovvero da un insieme di persone che si unisce sul mercato con il semplice scopo di raggiungere condizioni di acquisto più vantaggiose.
Dopo decenni di spontaneismo, in cui il fenomeno dei Gas si è diffuso a macchia d’olio in molte realtà italiane secondo schemi del tutto autodeterminati, nel 2008 si è arrivati ad una formalizzazione e ad un riconoscimento da parte dello Stato. Con la Legge finanziaria 2008 essi sono stati definiti come “soggetti associativi senza scopo di lucro costituiti al fine di svolgere attività di acquisto collettivo di beni e distribuzione dei medesimi con finalità etiche, di solidarietà sociale e sostenibilità ambientale”.
Tra le categorie di beni a cui i Gas si sono rivolti fin dal principio ci sono quelle alimentari. Frutta, ,verdura, carne e prodotti trasformati. Di questi, gli aderenti intendevano iniziare a conoscere i fornitori e selezionarli in base alle modalità di produzione, a partire dalle aziende biologiche e locali in grado di fornire prodotti salutari e ambientalmente sostenibili.
Questo tema, sempre più attuale, è stato al centro dell’attenzione dei Gas fin dal loro principio. Il sostegno alle realtà agricole locali significa abbattere i costi della logistica e trasporto, una delle voci di maggiore impatto sulla sostenibilità del prodotto. Inoltre significa sostenere le aziende che arricchiscono il territorio e il suo tessuto imprenditoriale, garantendo la vitalità economica delle campagne e la diversificazione paesaggistica.
Anche la sostenibilità sociale è un tema di grande rilievo. L’agricoltura si è rivelata da tempo uno strumento di riscatto e integrazione sociale impareggiabile per molte categorie svantaggiate che qui trovano, attraverso le molte cooperative che vi operano, un’occasione di reinserimento lavorativo. Tuttavia è anche un settore in cui prospera il lavoro nero, se non servile, e dove è necessario dunque porre molta attenzione per non rendersi compici dello sfruttamento dei lavoratori agricoli.
Ultimo ma non ultimo, l’acquisto tramite GAS costituisce una disintermediazione dalla Grande Distribuzione Organizzata che è anche un atto di libertà, permettendo la ricerca di una qualità spesso di nicchia che, per volumi di produzione, mancanza di organizzazione, e remunerazione eccessivamente bassa da parte dei grandi circuiti, non può in alcun modo accedere alla GDO.
Nel territorio del GAL operano diversi GAS. Come accennato precedentemente, ciò costituisce la testimonianza di un tessuto sociale attivo e consapevole che ha reso Bergamo una delle realtà più ricche della Lombardia.
Sono cinque i GAS presenti ed operano nei comuni di Almè, Paladina, Ponteranica, Villa d’Almè e Torre Boldone. Gli approcci che li animano sono differenti. L’economia equa e solidale, per esempio, attorno al cui apprccio è nato il Gas Villa d’Almè. Ma anche la solidarietà verso le fasce più fragili della popolazione, affiancando alla normale attività del gruppo di acquisto anche iniziative i distribuzione alimentare, come nel caso del GAS Torre Ranica.
Si tratta di gruppi liberi a cui è possibile accedere, previo contatto. Ad innervare tutte queste realtà rimane l’approccio di forte condivisione delle proprie scelte di consumo, di discussione e confronto, rendendo il proprio modo di acquistare una scelta politica concreta con ricadute sulla società del proprio territorio.