Le forme di allevamento della vite: il cordone speronato

Oggi tocchiamo un ambito sempre più rilevante anche nel nostro territorio: quello della viticoltura. Un settore in espansione dove il biologico ha acquisito sempre maggior peso.

Il tema dell’approfondimento riguarda la forma di allevamento della vite la cui scelta condiziona la crescita vegetativa e di conseguenza i risultati quantitativi e qualitativi che si possono ottenere dal vigneto. Per un’uva di qualità sono da prediligere forme di allevamento con un buon equilibrio vegeto-produttivo.

Come utilizzare forme di allevamento che favoriscono un’uniforme distribuzione e dimensione dei grappoli nella fascia produttiva. Il cordone speronato è una forma di allevamento atta all’ottenimento di uve di qualità. Adatta a varietà con alta fertilità delle gemme basali. Non è adatta all’ottenimento di produzioni elevate.

Il cordone speronato è una tecnica che consiste nel far crescere la pianta di vite al fine di formare uno o due cosiddetti “cordoni” orizzontali dal quale si formeranno i tralci vegetativi che andranno rinnovati ogni anno.

Il cordone è un prolungamento del ceppo, orizzontale, con una struttura permanente robusta e spessa.
Per questo il metodo di allevamento a cordone speronato è uno di quelli con i tempi più lunghi d’impianto, perché deve crescere di spessore prima di diventare pienamente produttivo.
Sul cordone andranno mantenuti dai 3 ai 5 tralci che andranno accorciati a “sperone”.
Ma come si pota un cordone speronato?

Norme generali di potatura

 

Innanzitutto bisogna conoscere bene il proprio sistema vitivinicolo, ovvero le caratteristiche della specifica pianta e cultivar, le caratteristiche del terreno, la storia del vigneto e soprattutto quali sono gli obiettivi produttivi.

Di norma per effettuare una buona potatura è opportuno non caricare di gemme i ceppi meno vigorosi, ma aumentare piano piano il carico mano a mano che la pianta cresce.
Il periodo giusto per terminare la potatura è quello prima della ripresa vegetativa (pianto), ovvero inizio primavera.
Inoltre non potare prima della caduta delle foglie in quanto potature anticipate rendono la pianta più suscettibile al freddo.

Norme specifiche per il Cordone Speronato.

 

La potatura di questa forma di allevamento varia con il passare del tempo.

  • 1° anno: Durante il germogliamento si lasciano sviluppare i due germogli meglio inseriti e più verticali e si eliminano gli altri.
    Alla prima potatura secca si arriva quindi con due tralci, quello più verticale e meglio inserito verrà utilizzato per ottenere uno sperone con una o due gemme franche.
  • 2° anno: Si lasciano sviluppare i due germogli sullo sperone, gli altri vengono eliminati a verde. Alla potatura secca, il più verticale e meglio inserito dei due è utilizzato per formare il futuro fusto, cimandolo all’altezza del filo dell’impalcatura.
    L’altro tralcio viene eliminato.
  • 3° anno: Al germogliamento si selezionano 4 germogli che partono dal fusto e si eliminano gli altri. Alla potatura secca si sceglie il tralcio meglio posizionato e meglio inserito per diventare capo a frutto e poi eventualmente cordone permanente. Questo tralcio è idealmente posizionato circa 25 cm sotto il filo di piegatura ed è inserito in modo da essere parallelo al filare. Nel caso di cordone bilaterale saranno due i tralci da lasciare. Alla piegatura del tralcio cercare di posizionare la gemma vicino al tutore verso l’alto (posizione dorsale), questo per non far partire il primo punto vegetativo troppo distante dal fusto.
  • 4° anno: Con la potatura verde si selezionano i germogli con andamento assurgente (verso l’alto) destinati a diventare i futuri punti di crescita vegetativa del cordone. Sul fusto si può lasciare un tralcio di “riserva” se dovesse essere necessario ricostruire il cordone permanente, piegando un nuovo capo a frutto (ricominciando le operazioni come da potatura secca del 3° anno). Con la potatura secca si speronano i tralci selezionati a verde a 1 o 2 gemme franche.
  • 5° anno e successivi: Con la potatura verde si lasciano solo i due germogli che si sviluppano dagli speroni dei punti vegetativi. Con la potatura secca si sperona il tralcio meglio posizionato di ogni punto vegetativo e si elimina l’altro. La potatura secca di produzione può essere meccanizzata attraverso l’uso di una prepotatrice che agevola notevolmente il successivo passaggio manuale di scelta dello sperone e del numero di gemme vere da lasciare.

Lo sportello del biologico di Funky GAL 2 è a vostra disposizione per approfondimenti e per rispondere alle vostre domande.

Questo contenuto è stato realizzato all’interno del progetto Funky Gal 2 il primo sportello del biologico nell’ambito del FEARS programma di sviluppo rurale 2014-2020, operazione 3.2.01 – Informazione e promozione dei prodotti di qualità.

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